La Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore, chiede ai Genitori:
- di condividere l’ispirazione e l’orientamento delle sue linee educative;
- di essere disponibili a partecipare agli organismi della Scuola;
- di collaborare in modo che, fra Scuola e Famiglia, vi sia unità di intenti e comuni impostazioni pedagogiche.
(Tratto da “Scuola Cattolica” nr.43)
Si configura così una CORRESPONSABILITA’ educativa, fra Scuola e Famiglia, che comporta, per i genitori, alcuni diritti e doveri riassumibili in :
- CONOSCERE / CONDIVIDERE le linee educative della Scuola, l’Offerta Formativa POF, i regolamenti, le circolari…
- PARTECIPARE / COLLABORARE alla realizzazione del progetto formativo ( momenti di festa, incontri formativi ).
- ESPRIMERE pareri e proposte, dialogare nel rispetto del metodo didattico ( assemblee generali, colloqui individuali, riunioni di sezione, questionari di valutazione ).
L’IDEA DI BAMBINO NELLA SCUOLA CATTOLICA
I bambini, rimangono i protagonisti primari del cammino culturale e formativo. Sono il fulcro della Comunità Scolastica ed il centro della sua azione educativa.
I bambini e le bambine, nascono con una grande capacità, che permette loro di esplorare ed interpretare la realtà. I bambini sono protagonisti attivi della propria crescita e del proprio sviluppo; un bambino curioso verso il mondo delle cose; un bambino quale soggetto competente, non solo fruitore, ma attore di ogni esperienza. I bambini sono dotati di straordinarie potenzialità di apprendimento e cambiamento, di molteplici risorse affettive, relazioni sensoriali intellettive, che si esplicitano in uno scambio incessante con il contesto culturale e sociale.
Ogni bambino, è soggetto di diritti e porta in sè quello di essere rispettato e valorizzato nella propria identità, unicità, differenza e nei propri tempi di sviluppo e di crescita.
Nel lavoro quotidiano, crediamo fermamente che il bambino impara usando tutti i suoi sensi e apprende solo facendo e lavorando.
Gli insegnanti, sono impegnati a vivere e a far conoscere competenze ed atteggiamenti coerenti con la propria specifica vocazione e scelta di servizio (disponibilità al ruolo educativo, competenza professionale), che dovrà essere continuamente migliorata con l’aggiornamento individuale e collegiale; con il coordinamento e confronto con altre Scuole e per una scelta di fede che diventa “testimonianza cristiana”.
Gli insegnanti, con la loro azione e testimonianza, hanno un ruolo di primo piano, per mantenere, alla Scuola Cattolica, il suo carattere specifico.
(Tratto da “Scuola Cattolica” nr. 789)
Le caratteristiche che devono sempre essere presenti nell’Insegnante della Scuola Cattolica, possono essere così schematizzate :
- un professionista dell’istruzione e della educazione, con la conoscenza di contenuti e metodi, aperto all’innovazione, capace di rapporto educativo e di lavoro collegiale;
- un educatore cristiano, in grado di concepire l’essere umano, come persona che trascende ogni realtà, capace di non ridurre l’opera educativa ad un “addestramento”,, ma di far perno sull’iniziativa spirituale della persona, per promuoverla e per salvaguardarla;
- il mediatore di uno specifico progetto educativo, disponibile e capace di elaborare una proposta educativa originale e coerente con il progetto educativo dell’Istituto in cui è chiamato ad operare;
- una persona impegnata in un cammino di crescita e maturazione spirituale, consapevole di avere in Dio la guida costante per il proprio operare, alimentata dalla preghiera e dalla partecipazione liturgica, che sa cogliere, come modelli e guide, Maria e tutti i Santi, nella consapevolezza che, la prima pedagogia, è la testimonianza.
La Scuola dell’Infanzia, rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini, realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo. Le recenti ricerche hanno messo in evidenza come, la Scuola dell’ Infanzia, favorisca l’apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenze iniziali, utili per acquisire le competenze successive e per rapportarsi con la Società. Va innanzitutto considerato che non ci troviamo in presenza di una sola infanzia: ci sono diversità nei bambini in termini di curiosità, di livelli di sviluppo e maturazione. Occorre perciò tenere presenti non solo l’immagine “forte”, ma le variabili esistenti nelle concrete situazioni di vita dei bambini; occorre, quindi, ripensare in chiave educativa quei tratti di fragilità e quei bisogni di protezione, che caratterizzano l’identità dei piccoli di oggi. Ne deriva l’esigenza di un’interpretazione personalizzata della vita infantile, di ogni bambino, del suo bisogno di essere accolto e riconosciuto, delle sue peculiari possibilità di sviluppo.
(Atto di Indirizzzo Gelmini 2009)
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO
E’ importante ricordare come una Scuola si qualifichi sia per i valori scelti e proposti, sia per lo stile delle attività che in essa si svolgono. Per realizzare le finalità e gli obiettivi previsti, la Scuola, si avvale di un’organizzazione che deve essere adeguata.
Nell’organizzazione delle varie attività, si è consapevoli che, ogni momento trascorso nella Scuola dell’Infanzia, ha un preciso valore educativo e, come tale, va considerato sia dalle Educatrici che dai Genitori e dal Gestore.
La proposta educativo – didattica, deve sempre mettere al centro il bambino e il suo bene reale e, su questo fondamentale obiettivo, la comunità educante dovrà realizzare convergenze di scelte, di valutazioni e coerenza.
La gestione educativa è partecipata in analogia a quanto previsto dal D.P.R. 415 del 1974, essendo presenti nella Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore, gli Organi Collegiali, quali :
- Collegio dei Docenti
- Consiglio di Intersezione
- Assemblea di Sezione
- Assemblea generale di tutti i Genitori
GESTIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA SACRO CUORE
La Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore di Besana in Brianza, è un Ente Morale senza fini di lucro.
E’ sostenuta economicamente dai contributi del Comune di Besana, dalla Regione Lombardia, dal Ministero della Pubblica Istruzione e , in modo piu’ sostanziale, dalle rette mensili versate dai genitori dei bambini frequentanti, i quali partecipano alla Gestione Amministrativa, tramite il loro rappresentante nel Consiglio di Amministrazione della Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore.